Domande frequenti sulla disfunzione sessuale post-SSRI (PSSD)

 

Indice

 

Cos’è la disfunzione sessuale post-SSRI?

 

Video PSSD Network

La disfunzione sessuale post-SSRI (post-SSRI sexual dysfunction – PSSD) è una condizione iatrogena (SCTID: 1340196008) caratterizzata da disfunzioni sessuali persistenti, successive all’utilizzo di diversi farmaci ad azione serotoninergica. Nonostante il nome, che si limita a menzionare gli SSRI, questa sindrome può essere scatenata da tutti i farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina (SRI), e non solamente dagli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) (Healy et al., 2022). Infatti, tra i farmaci SRI rientrano, oltre agli SSRI, anche gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI), gli antidepressivi di vecchia generazione (triciclici, quadriciclici, atipici, SARI…), diversi antistaminici, antibiotici tetraciclinici come la doxiciclina, e alcuni analgesici come il tramadolo (Healy et al., 2022). Questa sindrome iatrogena non dipende da eventuali condizioni psicologiche o psichiatriche preesistenti all’utilizzo dei farmaci. Inoltre, può insorgere in maniera graduale o improvvisa, sia durante il trattamento, sia al momento della sua interruzione, e persistere per mesi, anni o per un tempo indefinito, nonostante la sospensione del farmaco (Healy et al., 2022).

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I sintomi sessuali più comuni includono:

  • intorpidimento genitale, cioè assente o ridotta sensibilità genitale, dal punto di vista tattile e/o erogeno (si parla anche di anestesia genitale o ipoestesia genitale)
  • orgasmo assente (anorgasmia), debole o privo della sensazione di piacere ad esso normalmente associata (orgasmo anedonico o “orgasmo muto”)
  • perdita della libido
  • difficoltà o impossibilità di raggiungere l’eccitazione

È importante sottolineare che l’assunzione dei diversi antidepressivi attualmente in commercio è notoriamente associata alla comparsa, durante il trattamento, di alcuni dei sintomi sopra citati. Tuttavia, questi sintomi, se presenti dopo la sospensione dei farmaci, vengono spesso sminuiti dai medici, basandosi sull’errata convinzione che debbano necessariamente scomparire in tutte le persone una volta interrotto il farmaco. In realtà, sebbene in molte persone questi sintomi scompaiano dopo la sospensione, in altre possono persistere, peggiorare o addirittura comparire per la prima volta dopo l’interruzione del trattamento. È proprio questa peculiarità che caratterizza la PSSD (ulteriori dettagli nel video sopra). La PSSD coinvolge persone di ogni età, genere ed etnia. Nota importante:Il termine “disfunzione sessuale post-SSRI” non evidenzia la debilitazione cognitiva ed emozionale di cui soffrono molte persone affette da questa patologia, che non si limita necessariamente ai soli sintomi sessuali (Healy et al., 2022).

Quali sono i sintomi della PSSD?

Sintomi sessuali Altri sintomi
Anestesia/ipoestesia/intorpidimento genitale Ridotta capacità di provare alcune emozioni
Ridotto o assente desiderio sessuale Deficit cognitivi
Disfunzione erettile Disturbi sensoriali
Orgasmo debole o senza piacere Alterazioni del ciclo mestruale
Problemi di lubrificazione vaginale Depersonalizzazione
Insensibilità dei capezzoli  

Tabella 1: Alcuni sintomi della PSSD.

Questo elenco non può rendere appieno la natura angosciante della convivenza con la PSSD. Alcuni pazienti descrivono la perdita di emozioni come se qualcuno avesse spento un interruttore: si ritrovano in un mondo senza amore, passione, ansia, eccitazione o stupore. La perdita di emozioni e i sintomi cognitivi creano difficoltà nella gestione del mondo del lavoro, dello studio, delle relazioni e di altre situazioni sociali e possono far sentire le persone affette da PSSD estremamente isolate e bisognose di sostegno da parte di chi le circonda.

Quali sono i farmaci coinvolti nella PSSD?

È molto importante sottolineare che, nonostante il nome ‘disfunzione sessuale post-SSRI’, che indicherebbe specificamente i farmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, questa sindrome può essere scatenata da tutti i farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina (SRI), selettivi e non selettivi.

Tra i farmaci SRI rientrano, oltre agli SSRI, anche gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI), gli antidepressivi di vecchia generazione (triciclici, quadriciclici, atipici, SARI…), diversi antistaminici, antibiotici tetraciclinici come la doxiciclina, e alcuni analgesici come il tramadolo (Healy et al., 2022).

Categoria Esempio di principi attivi
SSRI fluoxetina, sertralina, paroxetina, citalopram, escitalopram, fluvoxamina, dapoxetina
SNRI venlafaxina, duloxetina, desvenlafaxina, milnacipran, levomilnacipran
Triciclici amitriptilina, nortriptilina, imipramina, desipramina, clomipramina, doxepina, trimipramina
Altri antidepressivi trazodone, vortioxetina, mianserina
Antibiotici doxiciclina
Analgesici tramadolo

Tabella 2: Esempi di molecole che possono causare PSSD, suddivise per categoria.

 

La PSSD colpisce soltanto le persone che hanno fatto un abuso di farmaci?

No. In generale, non esiste una soglia di sicurezza certa sotto la quale si è sicuri di non poter sviluppare disfunzioni persistenti da antidepressivo. Infatti, citando testualmente uno dei punti chiave di una recente review su Nature Reviews Urology«i sintomi di disfunzione sessuale post-inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina possono verificarsi anche con una singola dose del farmaco e non sono necessariamente dipendenti dalla dose» (Gül et al, 2023).

Non è la depressione che causa i disturbi sessuali piuttosto che i farmaci che non sono più nell’organismo?

  • La PSSD è indipendente da problemi di salute mentale preesistenti o reattivi (Healy et al., 2022);
  • esistono persone depresse o ansiose con alta libido e ottima salute sessuale (Bahrick & Harris, 2009, Bittoni & Kiesner, 2022);
  • non tutte le persone che hanno assunto SRI avevano precedenti condizioni di depressione o ansia o una patologia psichiatrica (dato che gli SRI vengono prescritti per una varietà di condizioni diverse);
  • secondo uno studio di Ben-Sheerit et al. (2015), l’anestesia genitale, sintomo caratteristico della PSSD, non risulta correlata a depressione o ansia, ma è un tipico effetto dei farmaci antidepressivi SRI (che sono infatti anche utilizzati per ritardare l’eiaculazione nei casi di eiaculazione precoce);

La PSSD è rara? Quanto è comune?

Non è noto. La difficoltà nel progettare studi epidemiologici adeguati, la mancanza di strumenti standardizzati per valutare la PSSD e la riluttanza a segnalare i sintomi contribuiscono alla carenza di dati. Alcuni piccoli studi hanno riportato risultati molto variabili, con stime di prevalenza che vanno dallo 0,46% al 52,6%. Tuttavia, questi studi presentano limiti significativi (Healy & Mangin, 2024).

Quando è stata riconosciuta la PSSD?

Il riconoscimento è un processo graduale. Segnalazioni di disfunzione sessuale persistente dopo la sospensione degli SSRI sono emerse già negli anni ’80. La condizione nel suo complesso è stata descritta in letteratura per la prima volta nel 2006 (Bahrick, 2006). Dal 2013, anche la quinta versione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), testo di riferimento internazionale della psichiatria, segnala come «in alcuni casi, la disfunzione sessuale indotta dall’inibitore del reuptake della serotonina può persistere dopo l’interruzione della sostanza». Nel 2019 l’Agenzia Europea per i Medicinali ha pubblicato una raccomandazione di aggiornamento dei foglietti illustrativi per indicare che sono stati segnalati casi di disfunzione sessuale persistente. Nel 2022 sono stati pubblicati i primi criteri diagnostici per la PSSD (Healy et al., 2022). Nel 2023 è stata pubblicata una review su Nature Reviews Medicine che descrive la PSSD (Gül et al, 2023), e in seguito la condizione è stata aggiunta al database internazionale SNOMED CT come disturbo cronico con la terminologia ‘Disfunzione sessuale persistente dopo la sospensione di inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina’ (sinonimi: Disfunzione sessuale post-inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina; Disfunzione sessuale persistente dopo la sospensione di inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (disturbo); PSSD – disfunzione sessuale post-inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina; Disfunzione sessuale persistente dopo la sospensione di inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina).

Perché è così difficile studiare la PSSD?

Diversi fattori rendono difficile studiare la PSSD:

  • Difficoltà metodologiche: non sarebbe etico condurre studi che potrebbero causare PSSD nei partecipanti, per arrivare a stimare un NNH (number needed to harm, ovvero numero necessario per nuocere).
  • Mancanza di strumenti standardizzati: i questionari esistenti potrebbero non essere sensibili ai sintomi specifici della PSSD.
  • Sottostima: molti pazienti non collegano i loro sintomi agli SRI o sono riluttanti a parlarne con i medici.
  • Mancanza di follow-up a lungo termine: gli studi sugli antidepressivi spesso non includono un follow-up sufficiente per rilevare la PSSD.

Cosa posso fare se sospetto di avere la PSSD?

Se si verificano effetti collaterali persistenti dopo aver smesso di assumere antidepressivi (ma questo vale anche per altri farmaci come la finasteride o l’isotretinoina) è importante consultare un medico. È fondamentale fornire una storia medica completa, inclusi tutti i farmaci assunti in passato. Purtroppo, molti pazienti riferiscono di aver ricevuto risposte scortesi o sprezzanti da parte degli operatori sanitari quando hanno cercato aiuto per la PSSD. Se si incontra questa situazione, è importante cercare un altro parere medico, possibilmente un professionista che si occupi specificamente della sindrome. Alcuni medici hanno, infatti, iniziato a riconoscere e diagnosticare la PSSD.

È molto importante segnalare gli effetti avversi dei farmaci all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), seguendo le istruzioni disponibili al seguente link: https://servizionline.aifa.gov.it/schedasegnalazioni/#/ Ciò contribuisce a tracciare la sicurezza dei farmaci e a migliorare la tutela della salute pubblica.

Esistono trattamenti efficaci per la PSSD?

Attualmente non esistono trattamenti consolidati per la PSSD. Esistono comunque casi di recupero significativo dopo un tempo variabile, e molti modi per alleviare la condizione, almeno dal punto di vista dello stato d’animo, come la psicoterapia, l’attività fisica, lo stile di vita.

Quali sono le implicazioni della PSSD per la salute pubblica?

La PSSD può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, con conseguenze come rottura di relazioni, perdita del lavoro e, in alcuni casi, suicidio. La mancanza di consapevolezza e di comprensione della condizione tra gli operatori sanitari e il pubblico in generale contribuisce al peso della malattia.

Cosa si sta facendo per affrontare la PSSD?

  • Maggiore consapevolezza: sono in corso sforzi per aumentare la consapevolezza della PSSD tra medici e pazienti, come PSSD Network e questo stesso sito.
  • Ricerca: sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio le cause, la prevalenza e le opzioni di trattamento per la PSSD.
  • Sostegno ai pazienti: sono disponibili gruppi di supporto online e di persona per le persone affette da PSSD.

Quali sono le alternative terapeutiche non farmacologiche?

Alternative non farmacologiche di provata efficacia per i disturbi d’ansia e dell’umore includono la psicoterapia (Cuijpers et al.,2023), l’esercizio fisico (Noetel et al., 2024) e la mindfulness (Strauss et al., 2023, Song et al., 2024).

Riferimenti

  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-5 (R)) (5th ed.). American Psychiatric Association Publishing.American Psychiatric Association.
  • Bahrick, A. S. (2006). Post SSRI sexual dysfunction. American Society for the Advancement of Pharmacotherapy Tablet, 7(3), 2-3. https://www.researchgate.net/publication/236587031_Post_SSRI_Sexual_Dysfunction
  • Bahrick, A. S., & Harris, M. M. (2009). Sexual side effects of antidepressant medications: An informed consent accountability gap. Journal of Contemporary Psychotherapy: On the Cutting Edge of Modern Developments in Psychotherapy, 39(2), 135–143. https://doi.org/10.1007/s10879-008-9094-0
  • Ben-Sheetrit, J., Aizenberg, D., Csoka, A. B., Weizman, A., & Hermesh, H. (2015). Post-SSRI Sexual Dysfunction. Journal of Clinical Psychopharmacology, 35(3), 273–278. https://doi.org/10.1097/jcp.0000000000000300
  • Bittoni, C., & Kiesner, J. (2022). Sexual Desire in Women: Paradoxical and Nonlinear Associations with Anxiety and Depressed Mood. Archives of sexual behavior, 51(8), 3807–3822. https://doi.org/10.1007/s10508-022-02400-w
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  • European Medical Agency (2019) – PRAC recommendations on signals. Adopted at the 13-16 May 2019 PRAC meeting. PDF
  • Fu, Y., Song, Y., Li, Y., Sanchez-Vidana, D. I., Zhang, J. J., Lau, W. K., Tan, D. G. H., Ngai, S. P. C., & Lau, B. W.-M. (2024). The effect of mindfulness meditation on depressive symptoms during the COVID-19 pandemic: a systematic review and meta-analysis. Scientific Reports, 14(1). https://doi.org/10.1038/s41598-024-71213-9
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  • Healy, D., Bahrick, A., Bak, M., Barbato, A., Calabrò, R. S., Chubak, B. M., Cosci, F., Csoka, A. B., D’Avanzo, B., Diviccaro, S., Giatti, S., Goldstein, I., Graf, H., Hellstrom, W. J. G., Irwig, M. S., Jannini, E. A., Janssen, P. K. C., Khera, M., Kumar, M. T., Le Noury, J., … Waraich, A. (2022). Diagnostic criteria for enduring sexual dysfunction after treatment with antidepressants, finasteride and isotretinoin. The International journal of risk & safety in medicine, 33(1), 65–76. https://doi.org/10.3233/JRS-210023
  • Healy, D., & Mangin, D. (2024). Post-SSRI sexual dysfunction: barriers to quantifying incidence and prevalence. Epidemiology and Psychiatric Sciences, 33. https://doi.org/10.1017/s2045796024000441
  • Noetel, M., Sanders, T., Gallardo-Gómez, D., Taylor, P., Del Pozo Cruz, B., van den Hoek, D., Smith, J. J., Mahoney, J., Spathis, J., Moresi, M., Pagano, R., Pagano, L., Vasconcellos, R., Arnott, H., Varley, B., Parker, P., Biddle, S., & Lonsdale, C. (2024). Effect of exercise for depression: systematic review and network meta-analysis of randomised controlled trials. BMJ (Clinical research ed.), 384, e075847. https://doi.org/10.1136/bmj-2023-075847
  • Strauss, C., Bibby-Jones, A.-M., Jones, F., Byford, S., Heslin, M., Parry, G., Barkham, M., Lea, L., Crane, R., de Visser, R., Arbon, A., Rosten, C., & Cavanagh, K. (2023). Clinical Effectiveness and Cost-Effectiveness of Supported Mindfulness-Based Cognitive Therapy Self-help Compared With Supported Cognitive Behavioral Therapy Self-help for Adults Experiencing Depression. JAMA Psychiatry, 80(5), 415. https://doi.org/10.1001/jamapsychiatry.2023.0222
  • Schatzberg, A. F., Haddad, P., Kaplan, E. M., Lejoyeux, M., Rosenbaum, J. F., Young, A. H., & Zajecka, J. (1997). Possible biological mechanisms of the serotonin reuptake inhibitor discontinuation syndrome. Discontinuation Consensus Panel. The Journal of clinical psychiatry, 58 Suppl 7, 23–27. https://www.psychiatrist.com/jcp/possible-biological-mechanisms-serotonin-reuptake/